Archivio Storico Cenedese n. 6 (2020)

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È stato pubblicato il nuovo numero dell’Archivio Storico Cenedese, rivista annuale di studi storici per il territorio della Sinistra Piave, edito dall’Associazione Serravalle Viva con il contributo di Banca PrealpiSanBiagio. Con questo volume la rivista tocca il numero 6, continuando un percorso di crescita che l’ha già portata nelle principali biblioteche italiane e in quelle di Londra, Berlino, Vienna, Monaco, Washington. Il progetto continua infatti a crescere, a incontrare l’interesse degli studiosi e a raccogliere la collaborazione di ricercatori e accademici su scala internazionale.

In questo nuovo volume di oltre 300 pagine, l’Archivio presenta ai lettori 3 Studi più corposi, 3 Comunicazioni e 2 Brevi. Per la prima sezione di contributi, Vanni Veronesi porta l’attenzione sul codice 339, un manoscritto petrarchesco custodito presso la Biblioteca Comunale di Treviso. Si tratta di un volgarizzamento del De viris illustribus di Francesco Petrarca ad opera di Donato degli Albanzani (1325/30-1411 circa), trascritto a Serravalle a inizio Quattrocento da Donnino di Raimondo. Il codice permette una corretta attribuzione della traduzione in volgare al suo reale autore, Donato appunto, e, al di là dell’importanza filologica dell’analisi, ci consente di apprezzare la vitalità del contesto storico culturale che l’ha prodotto: la Marca Trevigiana tra Trecento e Quattrocento. Erano noti i legami di Petrarca con la città di Treviso, dove nel 1384 morì la figlia Francesca, ma ora sappiamo quanto le sue opere fossero ricercate e diffuse in tutto il territorio.

Nell’articolo di Giampaolo Zagonel è riproposto invece uno scambio epistolare tra due esimi pedagogisti dell’Ottocento italiano, Luigi Alessandro Parravicini (1797- 1880), che per molti anni soggiornò a Serravalle, e il pugliese Francesco Prudenzano (1823-1909); un carteggio che tocca vari temi in un intorno temporale (1866-1875) particolarmente significativo per la costruzione del nostro paese e della sua politica culturale ed educativa.

Nell’ultimo studio, Roberto Costella continua il suo viaggio nella pittura opitergina moderna e contemporanea, con la seconda parte della sua esplorazione avviata nello scorso numero. Costella affronta ora le figure e le opere di Luigi De Giudici, Ciro ed Eugenio Cristofoletti, Armando Buso, Gina Roma e Tullio Vietri.

Tra le Comunicazioni, Leonardo Mezzaroba racconta in modo originale la storia del casato dei Collalto attraverso dieci medaglie commemorative (dal XVI secolo al Novecento), Fulvia Mainardis analizza una lettera di Aurelio Guarnieri Ottoni (1737- 1788) a Simone Assemani, importante testimonianza del suo metodo di indagine e di lavoro nella redazione della sua Dissertazione intorno al corso dell’antica via Claudia, e Francesca Costaperaria approfondisce alcune vicende attorno alla Madonna col Bambino del Sansovino custodita presso il Museo del Cenedese a Vittorio, partendo da una copia in gesso ottocentesca e da una lunga controversia sorta su una prima alienazione dell’opera.

Chiudono il volume, prima delle Recensioni finali, gli articoli di Manoel Maronese su un’ode greca di Giambattista Amalteo e una riflessione di Giampietro Fattorello su Goffredo Parise e il recente libro I Sillabari della percezione di Elisa Attanasio.

Il numero 6 dell’Archivio Storico Cenedese è disponibile nelle librerie o si può comprare direttamente sul sito www.ascenedese.it. Per rimanere aggiornati sulle date della presentazione e su altre iniziative rimandiamo invece al sito di Serravalle Viva, www.serravalleviva.it.